Green Pass per il lavoro: le misure necessarie per organizzarsi in vista dei controlli da fare

Ritorniamo ancora una volta sull’argomento per fare il punto e per invitare a mettere in atto tutte le misure necessarie per organizzarsi in vista dei controlli da fare, così come richiesto dal DL 127/2021. La verifica del green pass va fatta tutti i giorni: per tutelare la privacy, infatti, il datore di lavoro non può tenere un registro nel quale sia indicato quanti dipendenti siano vaccinati e quanti no e quale sia la scadenza del green pass di ciascuno. Anche se, forse, la memorizzazione della scadenza del green pass avrebbe agevolato il controllo e la gestione, questa appare in contrasto con le previsioni del DPCM 17 giugno 2021, in cui viene espressamente previsto che l’attività di verifica non comporta in nessun caso la raccolta dei dati dell’intestatario in qualunque forma possa essere fatta.

Per quanto  riguarda la sospensione da attuare nei confronti dei dipendenti privi di green pass, vale quanto detto nella nostra precedente circolare; la novità riguarda  quei datori fino a 15 dipendenti che esaurito il termine massimo per il contratto a termine sostitutivo per la sostituzione  dei soggetti privi del green pass (due sostituzioni per complessivi 20 giorni) sembrerebbe ora che possano applicare la disciplina generale di un nuovo contratto a termine per la sostituzione di quei soggetti, che perdurando il loro status di soggetti privi del pass, non avranno nessuna integrazione economica.

Il ministro sta predisponendo le linee guida per la PA che si spera possano dare una risposta certa ai diversi interrogativi ancora presenti nella norma.

Nel frattempo occorre organizzarsi ed incaricare con una adeguata formalità un soggetto per l’esecuzione di questo compito.

Da ultimo si rammenta sia il carico sanzionatorio che la scadenza di questo adempimento che è valido sino al 31.12.2021.