Con il DL124/2019, come pure nel disegno di legge per il bilancio 2020, sono presenti misure premiali per i soggetti che rinunciano in modo più o meno consistente all’uso del contante. Per gli imprenditori e gli esercenti arti e professioni che abbiano un giro di affari non superiore a 5 milioni di euro, le sanzioni sono ridotte alla metà se nella dichiarazione dei redditi e/o nella dichiarazione iva indicano tutte le transazioni finanziarie intrattenute con il circuito bancario (quadro VB dichiarazione iva o RS rigo 35 dich. redditi).
In altri termini, segnalando nelle dichiarazioni sopra indicate gli estremi dei conti correnti sui quali sono transitate le operazioni attive e passive, le sanzioni che vengono commesse in conseguenza di una dichiarazione di una minore imposta (vuoi per errore o per una volontà evasiva) sono di diritto ridotte della metà.
Va da se che non indicare una sola operazione passiva o attiva è motivo sufficiente per decadere dalla agevolazione.
A titolo di esempio una infedele dichiarazione per una errata fatturazione sconterebbe una sanzione del 45% anziché del 90%, come una errata liquidazione periodica dell’iva sconterebbe il 15% di sanzione anziché il 30%