Pubblichiamo una breve sintesi del Decreto “Cura Italia” per portare alla vostra attenzione i contenuti dello stesso.
Il decreto «Cura Italia», approvato dal Consiglio dei ministri, è stato firmato capo dello Stato Sergio Mattarella, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed è in vigore. Complessivamente il provvedimento autorizza per l’emergenza coronavirus l’emissione di titoli di Stato per un importo fino a 25 miliardi di euro per il 2020. L’importo massimo di emissione di titoli pubblici, in Italia e all’estero, al netto di quelli da rimborsare e di quelli per regolazioni debitorie, passa pertanto da 58 a 83 miliardi di euro per il 2020. Ecco le misure nel dettaglio.

Imprese e professionisti sotto i 2 milioni di euro: stop ai versamenti
Per imprese, autonomi e professionisti che sono sotto i 2 milioni di ricavi i versamenti alla cassa per saldare le ritenute, l’Iva annuale e mensile, nonché i contributi previdenziali e quelli Inail sono rinviati al 31 maggio e potranno essere pagati in un’unica soluzione o in massimo 5 rate mens

Credito d’imposta per affitti di botteghe e negozi
Per gli esercenti di negozi e botteghe è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 60% dell’ammontare del canone di affitto, relativo al mese di marzo.

Crediti d’imposta per sanificare gli ambienti di lavoro
Per incentivare la sanificazione degli ambienti di lavoro, per chi esercita attività d’impresa, arte o professione è riconosciuto, per il periodo d’imposta 2020, un credito d’imposta nella misura del 50% delle spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro fino a un massimo di 20.000 euro. Il credito d’imposta è riconosciuto fino all’esaurimento dell’importo massimo di 50 milioni di euro per il 2020.

Stop ai versamenti e contributi per lavoro domestico
Sono sospesi i termini per i versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria dovuti dai datori di lavoro domestico in scadenza nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 maggio 2020. Non previsto il rimborso dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria già versati. I pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria, sospesi, sono effettuati entro il 10 giugno 2020, senza applicazione di sanzioni e interessi.

Stop ai licenziamenti per 2 mesi
Stop ai licenziamenti: per 60 giorni il decreto vieta al datore di lavoro, indipendentemente dal numero dei dipendenti, di recedere dal contratto per «giustificato motivo oggettivo» e sospende le procedure pendenti avviate dopo il 23 febbraio 2020.

Stop ai versamenti per tutti i settori più colpiti
Si allunga la lista delle filiere più colpite dall’emergenza per cui scatta la sospensione fino al 31 maggio dei pagamenti di ritenute, contributi previdenziali e assistenziali e dell’Iva di marzo. Oltre al trasporto merci, all’elenco dei settori più colpiti (turistico-alberghiero, termale, trasporti passeggeri, ristorazione e bar, cinema e teatri, sport, istruzione, parchi divertimento, eventi, sale giochi e centri scommesse, trasporto merci) si aggiungono le federazioni sportive nazionali, gli enti di promozione sportiva, le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, di volontariato e le associazioni di promozione sociale. Per queste imprese alla ripresa della riscossione, i versamenti sospesi dovranno essere effettuati, senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione o con un massimo di 5 rate mensili a partire da maggio 2020.

Stop ai mutui prima casa
Via libera per un periodo di 9 mesi all’estensione della moratoria fino a 18 mesi prevista per i mutui prima casa anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti che autocertifichino in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 un calo, superiore al 33%, del fatturato dell’ultimo trimestre 2019 a causa della chiusura o della restrizione della propria attività per l’emergenza. Per l’accesso al Fondo non è richiesta la presentazione dell’Isee.

Congedo speciale e voucher babysitter per i genitori
A partire dal 5 marzo per i genitori lavoratori dipendenti del settore privato e autonomi che si trovano a fronteggiare la chiusura delle scuole in arrivo una forma di congedo parentale straordinario, per i figli fino a 12 anni di età, per un periodo continuativo o frazionato fino a 15 giorni, con un’ indennità pari al 50% della retribuzione o di 1/365 del reddito. Il limite di età non si applica in caso di figli con disabilità. Inoltre, i genitori dipendenti del settore privato con figli minori, tra i 12 e i 16 anni, hanno diritto di astenersi dal lavoro per il periodo di chiusura delle scuole, senza corresponsione di indennità né riconoscimento di contribuzione figurativa, con divieto di licenziamento e diritto alla conservazione del posto di lavoro. In alternativa al congedo si potrà utilizzare il cosiddetto voucher baby sitter fino a 600 euro che sale a 1.000 per il personale sanitario. Il bonus viene erogato mediante il libretto famiglia.

Stop alle ritenute per le società sportive
Le federazioni sportive nazionali e gli enti di promozione sportiva, avranno, così come le società sportive dilettantistiche e professionistiche, un mese di tempo di più e verseranno entro il 30 giugno le ritenute alla fonte, operate in qualità di sostituti d’imposta, nei confronti dei lavoratori dipendenti.

Stop ai termini per gli adempimenti fiscali
Sospesi per tutti gli adempimenti fiscali con scadenza tra l’ 8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020.I versamenti sospesi sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o mediante rateizzazione fino a un massimo di 5 rate mensili di pari importo dal mese di maggio. Fanno eccezione solo gli adempimenti legati alla comunicazione dei dati degli oneri detraibili e deducibili ai fini della precompilata.

Stop alle ritenute per professionisti e Fondo per i redditi bassi
Per i professionisti e consulenti che hanno ricavi o compensi sotto 400mila euro non dovranno versare le ritenute d’acconto sui ricavi e i compensi percepiti fino al 31 marzo. I contribuenti che beneficiano della sospensione della ritenuta d’acconto dovranno versare l’ammontare dovuto entro il 31 maggio in un’unica soluzione o in 5 rate. Arriva il `Fondo per il reddito di ultima istanza ́ per garantire un’indennità, ai lavoratori dipendenti e autonomi che hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro.

Lavoro Cig e bonus: domande online all’Inps
Per quanto riguarda le modalità per accedere ai sostegni per i lavoratori, queste verranno indicate in una o più circolari che l’Inps emanerà in questi giorni. Tutte le domande per gli ammortizzatori sociali e gli altri strumenti messi in campo dal governo col decreto legge dovranno infatti essere presentate all’istituto di previdenza, tranne quelle per la cassa integrazione in deroga, che è concessa dalle Regioni (previste per quelle aziende che occupano meno di 5 dipendenti o che non rientrano nella cig ordinaria) anche se a pagare sarà sempre l’Inps. Tutte le domande verranno presentate online. Per i datori di lavoro con meno di 5 dipendenti si tratta di una prima volta. La cig in deroga è stata infatti estesa anche a chi ha un dipendente e per tutti i settori, escluso solo il lavoro domestico. Tutti gli ammortizzatori coprono il periodo 23 febbraio-31 agosto 2020 per massimo 9 settimane. Autonomi, professionisti, co.co.co e stagionali potranno chiedere l’indennità di 600 euro, sempre all’Inps. Che pagherà anche come malattia la quarantena certificata dal medico.