Tra le varie misure introdotte o confermate dalla legge di Bilancio 2024, la legge 213 del 30.12.2023, vi segnaliamo alcune novità in materia di lavoro.

Riduzione del cuneo fiscale
Viene confermato anche per l’anno 2024, ma questa volta senza effetti sul rateo di tredicesima, l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore nella misura del 6% se la retribuzione imponibile non supera 2692 euro o 7% se la retribuzione imponibile non supera 1923 euro.
Decontribuzione lavoratrici madri
Fermo restando l’esonero precedente per gli anni 2024 – 2026 viene introdotto un esonero totale della quota di contribuzione a carico delle lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato madri di 3 o più figli, fino al diciottesimo anno di età da parte del figlio più piccolo. Per il solo anno 2024, lo stesso esonero spetta anche alle lavoratrici madri di 2 figli.
L’esonero contributivo compete nel limite massimo di 3.000 euro all’anno riparametrato su base mensile e non spetta alle lavoratrici domestiche.

Fringe benefit
Limitatamente al periodo d’imposta 2024, in deroga a quanto previsto dall’art. 51 co 3 del TUIR, viene elevato a 1.000 euro (2.000 per dipendenti con figli fiscalmente a carico) il limite di esenzione per il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore, oltre che per le somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche, delle spese per l’affitto della prima casa e degli interessi sul mutuo relativo alla prima casa.

Congedo parentale
Per il solo anno 2024, i periodi di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità fruiti da lavoratori con figli di età inferiore ai 6 anni, il cui congedo obbligatorio sia terminato dopo il 31 dicembre 2023, saranno indennizzati all’80% della retribuzione, fino al limite di 2 mesi.
Dal 2025, la misura dell’indennità sarà pari all’80% per il primo mese e al 60% per il secondo.

Sostegno alle donne vittime di violenza
Viene riconosciuto uno sgravio contributivo totale in favore dei datori di lavoro privati che nel triennio 2024-2026 assumono donne disoccupate vittime di violenza beneficiarie del reddito di libertà.
Tale sgravio è riconosciuto nel limite massimo di importo di 8.000 euro annui e per la durata di 24 mesi per assunzione a tempo indeterminato, 12 mesi per assunzioni termine, 18 mesi per trasformazioni da tempo determinato a indeterminato.

Controlli sul lavoro domestico
Al fine di contrastare l’evasione fiscale e contributiva nel settore del lavoro domestico, l’Agenzia delle Entrate e l’Inps realizzano la piena interoperabilità delle banche dati per lo scambio e l’analisi di dati retributivi e contributivi comunicati anche in fase di assunzione.

Detassazione premi di risultato
Sui premi di risultato erogati nell’anno 2024, corrisposti in esecuzione di accordi aziendali di secondo livello regolarmente depositati in via telematica, la cui corresponsione sia legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, viene applicata l’imposta sostitutiva nella misura del 5%.

Trattamento integrativo speciale nel settore turistico recettivo e termale
Si riconosce ai lavoratori, per il periodo dal 1° gennaio – 30 giugno 2024, un trattamento integrativo speciale pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario effettuate nei giorni festivi.
Il trattamento viene riconosciuto dal sostituto d’imposta su richiesta del lavoratore, che attesta in forma scritta un reddito 2023 non superiore a 40.000 euro.
Il sostituto recupera il credito maturato per effetto dell’erogazione mediante compensazione

Indennità straordinaria di continuità reddituale
Viene confermata l’indennità ISCRO ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’INPS, in possesso dei seguenti requisiti: a) non siano titolari di trattamento pensionistico diretto e non siano assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie; b) non siano beneficiari di Assegno di inclusione; c) nell’anno precedente la presentazione della domanda abbiano prodotto un reddito inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei 2 anni precedenti; d) abbiano dichiarato nell’anno precedente alla presentazione della domanda un reddito non superiore a 12.000 euro; e) siano in regola con la contribuzione obbligatoria; f) siano titolari di partita IVA attiva da almeno 3 anni.

Ammortizzatori sociali
Vengono confermate anche per l’anno 2024 le seguenti misure: a) misure sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti dalle imprese del settore dei call center, b) l’indennità onnicomprensiva, di importo non superiore a 30 euro giornalieri, per i dipendenti da impresa adibita alla pesca marittima, c) i trattamenti di CIGS e di mobilità in deroga nelle aree di crisi industriale complessa; d) il trattamento straordinario di integrazione salariale per crisi aziendale finalizzato alla gestione degli esuberi di personale di cui all’art. 44, D.L. n. 109/2018, e) il trattamento di sostegno al reddito a favore dei lavoratori sospesi dal lavoro o impiegati ad orario ridotto, dipendenti da aziende sequestrate e confiscate, sottoposte ad amministrazione giudiziaria, f) il periodo di cassa integrazione guadagni straordinaria per riorganizzazione o crisi aziendale di cui all’ art. 22-bis del D.Lgs. 148/2015.